mercoledì 28 agosto 2013

La Basilica dei Santi Quattro Coronati


Via dei Santi Quattro
Via dei Santi Quattro, sembra di essere in una strada di un paesino di campagna e invece siamo vicinissimi al centro di Roma, a due passi dal Colosseo. Un tempo questa zona era ai margini della città, vi si trovavano solo monasteri e tante ville e vigne.
La torre campanaria
Superata la torre campanaria, si entra nella pace della basilica dei Santi Quattro. La torre è del IX secolo, era una struttura di difesa contro l’invasione dei Saraceni
Nel 300 Papa Melchiade fece costruire il titulus Aemilianae, il primo nucleo della chiesa dei Santi Quattro Coronati. I Santi Coronati (ricevettero la corona del martirio) non si sa esattamente chi furono: forse quattro soldati della guardia d’onore di Diocleziano che non vollero sacrificare ad Esculapio, o forse degli scultori che non vollero scolpire la statua ad Esculapio ordinata da Diocleziano.
Il chiostro
I Normanni devastarono tutta la zona del Laterano, fino al Colosseo e anche la basilica subì notevoli danni. Venne ricostruita nel XII secolo, sotto Pasquale II che la restaurò facendola però più piccola e ricavando dal suo perimetro un cortile e un duplice portico.
Dopo alterne vicende (fu sede provvisoria dei papi, fu abbandonata durante la peste,…) il ‘900 segna la sua rinascita, il complesso è restaurato e affidato alle Suore Agostiniane di clausura.
Il Chiostro occupa lo spazio che, prima del restauro di Pasquale II, faceva parte della navata sinistra della chiesa. E’ circondato da stanze che appartenevano all’antico Monastero.
Lungo le pareti ci sono iscrizioni antiche.
Il graffito
E si trova qui un graffito che costituisce un piccolo mistero. Si trova sul muretto della balaustra di fronte alla porta di passaggio con la chiesa. E' inciso su una pietra risalente al basso Medioevo. Non si sa se si tratta di un gioco, forse simile al nostro gioco dell’Oca o un gioco per dadi. I tre segni ricorrenti servono forse per il punteggio.
Affreschi dell'Oratorio di San Silvestro
Dal cortile del complesso si accede al magnifico Oratorio di San Silvestro. Per visitarlo bisogna chiedere la chiave alle suore che la passeranno attraverso un’antica ruota (la clausura impone questa forma di contatto con l'esterno). La stanza dove si trova la ruota è chiamata Stanza del Calendario perché sulle pareti è dipinto un calendario liturgico del XIII secolo.
L’Oratorio di San Silvestro.
Il canale fatto a imbuto
La storia di questo oratorio comincia nel 1246, quando Stefano, titolare della Basilica di Santa Maria in Trastevere, fa costruire la Cappella di San Silvestro. Nel 1570 la Cappella diventa di proprietà dell’Università dei Marmorari.
Le pareti sono decorate con la storia di Costantino
Costantino è colpito dalla  lebbra - in sogno gli appaiono San Paolo e San Pietro che gli dicono di chiamare Papa Silvestro - tre messi sono inviati sul Monte Soratte a chiamare Silvestro - Silvestro va da Costantino e lo battezza (il battesimo avviene per immersione) - Costantino guarisce e dona a Silvestro la tiara imperiale e il sinichio (ombrello rituale).
Cristo giudice
Questa raffigurazione aveva un preciso intento politico: il Papa, oltre la Chiesa, è legittimato a governare anche l’impero per volere di Costantino. La tiara consegnata da Costantino è infatti quella imperiale, che rappresenta il potere temporale.
Sotto la volta si vedono due canali di marmo fatti a imbuto, servono a portare le voci dall’oratorio verso il salone superiore, permettendo alle suore, dalla clausura, di seguire le funzioni.
A conclusione di questa visita voglio attirare l’attenzione sulla scena affrescata sopra la porta d’ingresso: Cristo giudice tra la Madonna e San Giovanni. In alto due angeli: uno suona la tromba del giudizio, l’altro ripiega diligentemente il firmamento.
Foto della chiesa 

Testo e foto di Passeggiate per Roma