sabato 31 agosto 2013

Curiosi ex voto

Spesso capita di vedere nelle vetrine dei musei piccoli oggetti di terracotta che riproducono parti anatomiche umane.
Sono gli ex voto, che venivano offerti alle divinità nella speranza di una grazia di guarigione o come ringraziamento per una guarigione ottenuta. I più ricchi offrivano statue, altari o addirittura templi, ma queste piccole e economiche offerte erano senz'altro le più diffuse.
Gli oggetti, riproducevano rozzamente parti del corpo per cui si chiedeva al dio la guarigione, venivano modellate da artigiani e vendute in bancarelle vicine ai templi. Si offrivano anche riproduzioni di organi sani che simboleggiavano una malattia non visibile (come le emicranie o i reumatismi) e spesso si offrivano riproduzioni di parti femminili, ad es. l'utero, per propiziare l'esito felice di una maternità o di un parto.Questa pratica era talmente diffusa, soprattutto tra il IV e il I sec.a.C., che
spesso i templi dovevano eliminare i vecchi ex voto per far spazio ai nuovi. Non potendoli distruggere in quanto sacri, venivano seppelliti in fosse vicino ai templi e questo ha permesso agli archeologi di ritrovarne un gran numero. Nella foto, dal Museo Nazionale Romano, alle Terme di Diocleziano :
1) un piede (queste riproduzioni erano spesso fatte direttamente da piedi umani, erano costituite da due 'gusci' saldati in mezzo)
2) una coppia seduta con un bimbo
3) una mano
4) un utero (offerto probabilmente per accompagnare la richiesta di un figlio)
5) un orecchio
6) una placchetta con visceri.

Testo e foto di Passeggiate per Roma