E’ il 1880 e Roma è in procinto di diventare una capitale moderna. Fervono i lavori, molti dei quali destinati a costruire le abitazioni che ospiteranno quasi mezzo milione di nuovi abitanti.
Anche la borghesia romana si dà da fare. Rende più eleganti i suoi palazzi nei salotti dei quali spesso si riuniscono i gruppi intellettuali.
In questo periodo nasce la rivista "Cronaca bizantina" che, nel 1885, vede direttore Gabriele D'Annunzio, il suo programma è basato sul disimpegno ideologico e sul culto della bella forma.
Sede del cenacolo bizantino è Palazzo Sciarra, residenza del principe Maffeo che è anche il proprietario della rivista culturale.
Maffeo decide di ristrutturare in questi anni la sua abitazione, Palazzo Sciarra e la contigua galleria coperta. Ne affida il progetto all’architetto Giulio de Angelis e al pittore Giuseppe Cellini che affrescherà sotto la direzione di Giulio Salvatori. Tutti questi artisti aderiscono al gruppo bizantino.
Nasce così la splendida Galleria Sciarra. Una specie di cortile coperto che oggi serve da galleria di passaggio pedonale (chiuso il sabato e la domenica!).
Argomento degli affreschi è la Donna.
Nella fascia inferiore degli affreschi è ritratta nella quotidianità di sposa, madre e angelo del focolare. Sono riportate scene in cui la Donna è intenta al giardinaggio e alla conversazione. Il pranzo domestico, l’esercizio musicale e le opere di carità. La conversazione galante, scene in cui la giovane signora si dedica alla toeletta. Il matrimonio e la cura dei figli.
Nella fascia superiore sono invece raffigurate le virtù femminili, rappresentate da figure di damine, molte delle quali hanno il viso delle belle aristocratiche dell’epoca amiche del pittore. E allora si trovano la Pudica e la Sobria, la Paziente e la Forte, l’Umile e la Prudente. La Benigna e la Signora, l’Amabile e la Fedele. La Misericordiosa e la Giusta.
A guardare bene tra le figure si trova anche lo stesso D’Annunzio. Posto tra queste donne così angeliche proprio lui che considerava la donna simbolo della bellezza fatale e mangiatrice di uomini.
La Galleria Sciarra si trova a due passi da Piazza Colonna, si può entrare da Via Marco Minghetti. Però attenzione è chiusa il sabato e la domenica.
Foto della Galleria Sciarra
Testo e foto di Passeggiate per Roma
Anche la borghesia romana si dà da fare. Rende più eleganti i suoi palazzi nei salotti dei quali spesso si riuniscono i gruppi intellettuali.
In questo periodo nasce la rivista "Cronaca bizantina" che, nel 1885, vede direttore Gabriele D'Annunzio, il suo programma è basato sul disimpegno ideologico e sul culto della bella forma.
Sede del cenacolo bizantino è Palazzo Sciarra, residenza del principe Maffeo che è anche il proprietario della rivista culturale.
Maffeo decide di ristrutturare in questi anni la sua abitazione, Palazzo Sciarra e la contigua galleria coperta. Ne affida il progetto all’architetto Giulio de Angelis e al pittore Giuseppe Cellini che affrescherà sotto la direzione di Giulio Salvatori. Tutti questi artisti aderiscono al gruppo bizantino.
Nasce così la splendida Galleria Sciarra. Una specie di cortile coperto che oggi serve da galleria di passaggio pedonale (chiuso il sabato e la domenica!).
Argomento degli affreschi è la Donna.
Nella fascia inferiore degli affreschi è ritratta nella quotidianità di sposa, madre e angelo del focolare. Sono riportate scene in cui la Donna è intenta al giardinaggio e alla conversazione. Il pranzo domestico, l’esercizio musicale e le opere di carità. La conversazione galante, scene in cui la giovane signora si dedica alla toeletta. Il matrimonio e la cura dei figli.
Nella fascia superiore sono invece raffigurate le virtù femminili, rappresentate da figure di damine, molte delle quali hanno il viso delle belle aristocratiche dell’epoca amiche del pittore. E allora si trovano la Pudica e la Sobria, la Paziente e la Forte, l’Umile e la Prudente. La Benigna e la Signora, l’Amabile e la Fedele. La Misericordiosa e la Giusta.
A guardare bene tra le figure si trova anche lo stesso D’Annunzio. Posto tra queste donne così angeliche proprio lui che considerava la donna simbolo della bellezza fatale e mangiatrice di uomini.
La Galleria Sciarra si trova a due passi da Piazza Colonna, si può entrare da Via Marco Minghetti. Però attenzione è chiusa il sabato e la domenica.
Foto della Galleria Sciarra
Testo e foto di Passeggiate per Roma