Storia della chiesa. Questa Basilica fu fatta erigere alla fine del V secolo per volere di Papa Simmaco su una preesistente chiesetta del IV secolo e fu poi ricostruita da Papa Onorio I nel 600.
Dal VII sec fu affidato ai monaci Benedettini che restaurarono e abbellirono la Basilica e dal 1662 fu sotto la cura dei Carmelitani scalzi.
Lo spazio a disposizione dei Carmelitani che avevano in cura la basilica fu drasticamente ridotto nel 1873, in conseguenza della soppressione delle Corporazioni religiose, e così il complesso che era stato a disposizione dei frati fu usato come lazzaretto. La Basilica fu ristrutturata nel XVII sec dai Cardinali de Torres che la portarono all’aspetto attuale.
La storia del santo. Pancrazio nacque in Frigia da genitori di cittadinanza romana. Rimasto orfano andò a Roma con lo zio e dopo la morte dello zio, si convertì al Cristianesimo. Fu però scoperto, arrestato e condotto alla presenza del magistrato che gli impose di rinnegare la sua fede. Pancrazio, con grande coraggio nonostante l'età, era probabilmente quindicenne, rifiutò e fu decapitato. Durante la notte successiva al martirio una donna romana, Ottavilla, prese il corpo del santo e lo seppellì. Luogo di sepoltura furono appunto le catacombe sopra le quali oggi sorge la basilica.
Nel 1959 fu sostituita la decorazione dell’abside, che riportava angeli e decorazioni floreali, con l’attuale Cristo in trono e santi, e così il baldacchino ligneo fu sostituito con l’attuale marmoreo.
Nella piccola cappella di sinistra si trova il fonte battesimale, proveniente dalla Parrocchia di San Celso e Giuliano, dove fu battezzato Papa Pio XII (Eugenio Pacelli).
A destra tra il terzo e il quarto pilastro si trova l’entrata alle catacombe, di fronte il busto-reliquario di San Pancrazio nel luogo del suo martirio.
Gli orari di apertura della basilica sono 09.00 - 12.00 16.00 - 19.00 nei giorni feriali e 8.00 - 13.00 16.30 - 20.00 nei festivi.
Le catacombe attualmente sono chiuse per lavori di restauro. Per visitarle ci si deve rivolgere alla Pontificia Commissione dell’Archeologia Sacra.
Testo e foto di Passeggiate per Roma