Tanti anni sono passati, era il 1954 quando fu inaugurato il monumento a Trilussa a fianco del fontanone di Ponte Sisto, e ormai siamo abituati a vedere il poeta che si sporge quasi a declamare uno dei suoi spassosi sonetti.
Al tempo invece ci fu un notevole malcontento sulla posa in cui era stato raffigurato Trilussa.
Al tempo invece ci fu un notevole malcontento sulla posa in cui era stato raffigurato Trilussa.
La stampa e i poeti si espressero in critiche piuttosto feroci.
Eccone due esempi che mi sembrano degni di essere citati.
Coprìteme! Arivojo addosso er panno
Che mo’ è cascato a l’inaugurazzione.
Ma che m’avete preso pe’ un frescone?
Ste vassallate a me nun me se fanno.
S’io potessi, sto bronzo der malanno
Lo tirerebbe su la Commissione.
Io schina storta? E annàteve a ripone…
Se po’ sapé che state riccontanno?
Sta mossa co’ la destra indò viè fora?
Chi l’ha inventata, a chi è zompata in testa?
Pare che butto "tre" giocanno a mòra.
(Amilcare Pettinelli)
Guasta nel "Travaso delle idee" del 1958:
Pover’amico mio, chi t’ha stroppiato?
Tu che vivo parevi un monumento,
ner monumento pari un disgrazziato,
tu ch’eri tanto bello, fai spavento.
Io me ce sento rabbia, me ce sento,
de nun poté conosce ‘st’ammazzato
che prima t’ha scolpito a tradimento
poi mette in mostra er corpo del reato.
Tutto pe’ sbieco, mezz’a pecorone,
lui pô ringrazzià Iddio che nun te vedi
arinnicchiato accanto ar Fontanone.
Se te vedessi, Trì, nun ciabbozzavi
E benché t’abbia fatto senza piedi,
ma sai li calci in culo che je davi
Testo e foto di Passeggiate per Roma