Quello di Giuseppe Gioachino Belli è uno dei tanti, ricco com’è di decorazioni significative.
Sotto alla statua del grande poeta, è raffigurato il Tevere con accanto la lupa e i mitici gemelli, dietro al monumento un gruppo di popolani si raccolgono attorno alla statua di Pasquino.
Ai lati, due fontane gemelle ricevono acqua da mascheroni che raffigurano la Poesia e la Satira.
Il Belli è raffigurato appoggiato alla spalletta del ponte Fabricio (ponte Quattro Capi) con tanto di erma quadrifronte, e porta con eleganza un bastone.
Il "retro" del monumento |
Proprio questo bastone creò non pochi problemi per la conservazione della statua: dapprima fu messo di legno, ma fu interpretato come un ghiotto souvenir e regolarmente rubato. Fu sostituito varie volte, finché si arrivò alla decisione di metterne uno di ferro fissato con cemento e tinto di nero per rendere il ferro più simile all’ebano.
Inoltre si noti la mano destra del poeta con l'indice ed il pollice quasi chiusi a cerchio: forse è soltanto una posizione della mano appoggiata alla spalletta del ponte, ma il popolo interpretò maliziosamente la posizione delle dita, come se il poeta fosse intenzionato a fare un gesto che a quei tempi equivaleva a mandare a quel paese.
Testo e foto di Passeggiate per Roma