Rispetto a noi, gli antichi avevano davvero un diverso rapporto con la morte e la sepoltura!
A Porta Maggiore si trova questo curioso monumento che si era fatto costruire un fornaio, Marco Virgilio Eurisiace, nel I sec.a.C.. E’ la tomba che aveva preparato per sé e per la sua sposa, Antistia. La costruzione rimase nascosta dalla struttura di Porta Maggiore, fino ai rifacimenti del 1838 quando furono abbattute le torri che aveva eretto l’imperatore Onorio e venne alla luce il sepolcro.
Porta Maggiore era stata costruita a ridosso del piccolo monumento e pian piano, con i vari rifacimenti, l’aveva inglobato e fatto sparire alla vista. Eurisiace era un fornaio, ma non solo. Era un uomo potente e ricco anche se sicuramente non aristocratico.
Proprietario di un’azienda di panificazione e fornitore dello Stato, ma anche appaltatore e subalterno di un magistrato. La tomba riporta nelle strutture cilindriche le aperture del forno e il fregio sopra illustra le varie fasi della panificazione, con gli schiavi sorvegliati da Eurisiace mentre pesano il grano, setacciano la farina, preparano la pasta e infornano il pane.
Il monumento, per queste sue caratteristiche, è stato chiamato Panarium. Originariamente portava anche il rilievo delle figure dei proprietari (si trovano al Palazzo dei Conservatori in Campidoglio) e l’urna cineraria di Antistia (ora al Museo delle Terme) a forma di …madia!
Testo e foto di Passeggiate per Roma