Dal 1743 Montecitorio fu la sede dell’estrazione del Lotto. Una grande folla si
radunava il sabato davanti all’attuale sede del Parlamento e assisteva all’estrazione dei numeri. Da subito il gioco fu affiancato da una serie di superstizioni.Una di queste era quella che attribuiva agli Ebrei la capacità di azzeccare i numeri. Così per rendergli praticamente impossibile la vincita si stabilì che era loro permesso giocare solo i numeri da 0 a 10. Gli amuleti era i più strani, tra gli altri un corno di bufalo macellato secondo gli usi ebraici oppure una lucertola con due code.Allora come oggi, si riteneva che i defunti fossero sicuramente a conoscenza dei numeri sorteggiati. E così i romani si recavano al Muro Torto, una delle presunte tombe di Nerone, sperando in una apparizione del crudele imperatore oppure speravano di interpellare gli spiriti dei condannati a morte nella chiesa di San Giovanni decollato, luogo dove venivano sepolti.
Ma il rito più macabro, e per questo ritenuto il più efficace, era quello di indossare la camicia di una condannato a morte: sicura l’apparizione del defunto che avrebbe fornito i numeri vincenti.
Testo di Passeggiate per Roma