Per chi li pescava c'era una legge da rispettare: se il pesce catturato era più lungo di una misura stabilita, andava consegnato ai Conservatori.
Due iscrizioni ricordano quest'antica regola.
Una si trova sul muro del Portico d'Ottavia, nel posto dove anticamente si svolgeva il mercato del pesce. La scritta recita CAPITA PISCIUM HOC MARMOREO SCHEMATE LONGITUDINE MAJORUM USQUE AD
PRIMAS PINNAS INCLUSIVE CONSERVATORIBUS DANTO (le teste dei pesci
più lunghi di questa lapide fino alle prime pinne comprese devono essere
date ai Conservatori).
La targa al Portico d'Ottavia |
Ma lo scopo di tanta preoccupazione qual era?
La targa al Museo dei Conservatori |
Gli antichi Romani ne erano ghiotti e si suppone che fosse un privilegio dei Conservatori poter avere le più grandi teste di storione per preparare la zuppa migliore.
Altra testimonianza di quanto a Roma fosse apprezzato questo cibo ci è data dallo storico Paolo Giovio: una testa di storione eccezionalmente grande fu utilizzata come regalo "riciclato" varie volte, finché non arrivò sulla mensa della bellissima cortigiana Imperia.
Testo e foto (firmate) di Passeggiate per Roma