Costruito tra il 1861 e il 1863, era chiamato anche Ponte dei Fiorentini, perché
collegava la riva del quartiere dei fiorentini, nel punto in cui si trova la chiesa di San Giovanni , all’altra sponda, nel punto in cui inizia Via della Lungara.
Il ponte, unico ponte sospeso costruito fino ad allora, fu collaudato caricando un peso di 200 chili su ogni metro quadrato di superficie.
Fu inaugurato da Pio IX nel 1863.
La ditta costruttrice, come compenso per le spese di costruzione e di manutenzione, ottenne dal governo pontificio di poter riscuotere, per il pedaggio, 1 soldo (circa 5 centesimi) a persona, da qui il soprannome di "Ponte del soldino". Il diritto di pedaggio doveva restare in funzione per 99 anni. Solo i militari, i frati mendicanti e gli addetti alla sicurezza erano esentati dal pagamento.
La manutenzione del ponte e la riscossione del pedaggio fu affidata al conte Domenico Celani, che morì proprio accoltellato durante una lite con un uomo che si rifiutava di pagare. Gli successe il figlio che fu soprannominato "er moro der ponte de fero".
La manutenzione del ponte e la riscossione del pedaggio fu affidata al conte Domenico Celani, che morì proprio accoltellato durante una lite con un uomo che si rifiutava di pagare. Gli successe il figlio che fu soprannominato "er moro der ponte de fero".
Nel 1942, il progetto della costruzione di un ponte in muratura (il ponte Principe Amedeo) non solo decretò la fine del Ponte del soldino, ma dette anche inizio all’abbattimento delle case che sorgevano sulle due rive del fiume, il progetto infatti rinnovava completamente l’urbanistica della zona.
Testo e foto di Passeggiate per Roma