Loggia di Psiche |
Dopo la
morte di Agostino Chigi, la Villa fu venduta ai Farnese che la ribattezzarono
“La Farnesina”, per distinguerla da Palazzo Farnese che si trovava aldilà del
Tevere. Secondo un progetto di Michelangelo, un ponte doveva unire le due
proprietà.
Attualmente
la Villa Farnesina è proprietà dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
Galleria o
loggia di Psiche. Si trova al pian terreno e vi è raffigurata la favola di
Amore e Psiche, eseguita su cartoni di Raffaello dai suoi allievi.
Trionfo di Galatea |
Sala di
Galatea. A destra della Loggia di Psiche si trova questa sala che,
originariamente aperta sul giardino, fu chiusa nel XVIII secolo. Sulla volta è
raffigurato l’oroscopo di Agostino Chigi: i miti classici dipinti qui,
simboleggiano pianeti e costellazioni che si trovavano in cielo il giorno della
nascita del banchiere.
La "testa gigante" |
Sala del
Fregio. Era lo studiolo di Agostino, decorato con scene mitologiche
"interpretate" da piccole figure eseguite dal Peruzzi.
Sala delle Prospettive |
Sulle pareti
sono raffigurate finte logge attraverso cui si vede il paesaggio che realmente
si sarebbe visto all’epoca.
Nel corso
dei restauri è venuta alla luce, tra le colonne, una scritta in tedesco che
testimonia il passaggio dei Lanzichenecchi che bivaccarono nella Villa nel
1528. La scritta dice “1528- perché io scrittore non dovrei ridere: i
Lanzichenecchi hanno fatto correre il Papa” (in realtà il Papa non era scappato
come si credeva, si trovava invece dentro Castel Sant’Angelo).
Camera da
letto di Agostino Chigi. Le scene che abbelliscono le pareti di questa stanza
sono del Sodoma, ispirate alla vita di Alessandro Magno. Il potente banchiere
veniva infatti identificato in questo personaggio della classicità e in tal
modo glorificato.
Le scuderie.
Le scuderie furono demolite nel 1808, erano enormi: potevano ospitare fino a
100 cavalli. E a loro riguardo si racconta una storia curiosa.
La scritta del Lanzichenecco |
Un altro
banchetto fu servito con piatti d’oro e d’argento che alla fine della serata
furono gettati nel Tevere a prova dell’immensa ricchezza del banchiere. (In
realtà il furbo Agostino aveva fatto predisporre delle reti sott’acqua, in modo
che, una volta partiti gli ospiti, i servitori recuperarono prontamente le
preziose suppellettili.)
Nozze di Alessandro e Roxane |
Curiosità.
Il Lungotevere della Farnesina va da ponte Mazzini a ponte Sisto. Questo tratto
di strada fu a lungo studiato per i danni che il traffico stava provocando alla
vicina, bellissima Villa Farnesina, con i suoi preziosi contenuti.
Affreschi della casa di Agrippa (Museo di Palazzo Massimo) |
L’ingegner
Gustavo Colonnetti, socio dell’Accademia dei Lincei, studiò un piano che
proteggesse la Villa dal tremolio prodotto da un traffico sempre più pesante e
continuo.
E il
risultato, messo in opera nel 1971, fu geniale, semplice ed efficace.
La
carreggiata fu ristrutturata mettendo uno strato di tamponi di gomma sotto
un’intelaiatura di cemento armato, questo sistema permetteva di attutire il
tremolio prodotto dal passaggio delle macchine.
Fu
progettata inoltre una distanza di 5 cm che separava marciapiede e carreggiata
in modo che la strada fosse libera di muoversi senza portarsi dietro nel suo
tremolio il marciapiede stesso.
Sistema
ottimo che funziona ancora oggi. Per rendersene conto basta tenere un piede sul
marciapiede e uno sulla strada al passaggio di un autobus: si avvertirà la
strada oscillare mentre il marciapiede rimane perfettamente fermo e con lui
tutta la struttura della Villa accanto.
Per visitare la Villa tutte le Info a Villa Farnesina
Testo e foto (firmate) di Passeggiate per Roma
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