La Colonna che si trova in Piazza Colonna è stata eretta in onore di Marco Aurelio.
Sulla sua cima si trovava la statua dell’imperatore, che, perduta nel Medioevo,
Sisto V fece sostituire con quella di San Paolo.
Il fregio che avvolge a spirale l’esterno del monumento riporta le immagini delle guerre condotte da Marco Aurelio.
Forse non tutti sanno che la colonna porta nel suo interno una scala a chiocciola, illuminata dalle feritoie visibili anche dall’esterno. Vi si accede attraverso una porticina alla base della colonna ed è formata da 203 scalini attraverso i quali si arriva fino in cima. Intorno all’anno 1000, il Papa affidò la manutenzione del monumento ai monaci della chiesa di San Silvestro in Capite.
Il custode della colonna ebbe però l’idea di arricchirsi, chiedendo un obolo a tutti quelli che desideravano salire in cima alla colonna per ammirare da lì il panorama mozzafiato. Da qui il lucroso affare passò in appalto ad altri finché un saggio monaco non gli pose fine. Infatti nel 1119 l’abate di San Silvestro ritirò da questo strano commercio la colonna. Addirittura minacciò di scomunica chi avesse in qualche modo lucrato ancora affittando la colonna, come era stato fatto fino ad allora. E la minaccia fu messa per scritto su una lapide di marmo. Recandosi nel grazioso portico che immette alla Chiesa di San Silvestro, che si trova nella piazza omonima dietro Piazza Colonna, si può ritrovare l’iscrizione con tanto di invettiva.
Testo e foto di Passeggiate per Roma
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