E’ stato costruito nel 1911, nel cinquantenario della creazione del Regno d’Italia per iniziativa degli italiani emigrati in Argentina e con i fondi da loro raccolti. Inaugurato il 19 settembre, fu il loro omaggio all’Italia unita e alla sua capitale.
Alla sommità del Faro è incisa la dedica:
A ROMA CAPITALE GLI ITALIANI D’ARGENTINA MCMXI.
L’architetto che lo progettò è Manfredo Manfredi che lavorò anche alla costruzione dell’Altare della Patria di cui riprese, per il Faro, lo stile architettonico e il materiale, il marmo botticino.
Il faro è alto 20 m e alla base ha un diametro di 10 m.
In cima quattro leoni sorreggono la lanterna destinata a irradiare, nelle notti di grandi ricorrenze nazionali, una vivida luce composta di tre raggi con i colori bianco rosso e verde della bandiera italiana.
Una curiosità. Il faro è molto vicino al carcere di Regina Coeli e questo creò una curiosa consuetudine. In questo punto del Gianicolo spesso i parenti e gli amici venivano a "comunicare" con i detenuti. Grazie al favore del vento, infatti, le parole urlate in direzione del carcere arrivavano alle celle d’angolo, e da qui, attraverso il passaparola dei detenuti,raggiungevano colui cui erano destinate.
Testo e foto di Passeggiate per Roma