giovedì 18 aprile 2013

Il Roseto comunale

Quest’area, ricoperta di orti e vigne fino a tutto il XVI secolo, divenne, nel 1645,
l'Orto degli Ebrei a cui era annesso il piccolo cimitero della Comunità. 
Il roseto dall'alto
L'orto rimase fino al 1934, anno in cui il terreno fu espropriato dal Comune per costruire, tra l’altro, la strada che oggi unisce Via della Greca con l’attuale Viale Aventino. Le tombe furono recuperate e trasferite al Verano.
All’esproprio del terreno, la Comunità Israelitica indicò due condizioni che il Comune doveva rispettare: la prima era il disegno del giardino che doveva essere a forma di Menorah, il candelabro ebraico a sette bracci (come si vede dalla mappa aerea); la seconda era porre una stele con incisi i dieci comandamenti di Mosè scritti in ebraico. 
La stele all'ingresso
E’ proprio questa lapide che accoglie i visitatori all’ingresso. Appoggiati su di essa si trovano sempre dei sassolini. La tradizione ebraica vuole infatti che quando si fa visita ai luoghi cimiteriali si lasci un ciottolo come segno di presenza. Anticamente questo uso, che portava all’accumulo dei sassi nel tempo, serviva anche a mantenere evidente il luogo della sepoltura.
Il roseto è diviso in due parti da Via di Valle Murcia, la parte bassa è riservata al Concorso per nuove varietà di rose che si svolge ogni anno, mentre nella zona in alto sono coltivate le rose della collezione (circa 1200 varietà botaniche).
Il Roseto di Roma fu creato nel 1950 grazie all'interessamento della Contessa Mary Gailey Senni, alla sua notevole passione e conoscenza botanica. Mary, americana di nascita, sposò un conte italiano e rimase a vivere in Italia.
Il giardino è molto grande, diviso in aree dedicate a rose con caratteristiche diverse. 
Area delle Rose antiche. Sono coltivate qui le rose più conosciute dagli antichi romani, che le utilizzavano per ornare giardini, produrre cosmetici, ma anche per curarsi. Ad es. la Rosa canina di cui si usavano le radici per fare un decotto che curava dalla Rabbia canina (da cui il nome).
La Rosa in epoca imperiale veniva molto utilizzata nei banchetti dei ricchi, spesso una cascata di petali di rosa scendeva dal soffitto (a volte talmente abbondante da uccidere addirittura qualche invitato ubriaco che rimaneva sotto la spessa coltre dei petali, come riportano le notizie del tempo). 
Per occasioni importanti le rose venivano fatte arrivare anche dall’Egitto ed è ancora un mistero su come i fiori, già recisi alla partenza, dopo un viaggio di 15 giorni, riuscissero ad arrivare freschi a Roma.
Un'altra area è dedicata alle Rose "moderne" che hanno un'ampissima gamma di colori. In uno stesso petalo si possono trovare 3 o addirittura 4 colori differenti.
Ci sono poi le Rose Miniatura o "Lillipuziane", le Rose Cinesi, le Borboniane dall’intenso profumo, le Rose "arbustive", le Rose Inglesi (risultato dell’incrocio tra rose antiche e rose moderne) e le bellissime "Rose dei pittori", sono le Rose Centifolie chiamate così per i tanti petali che hanno, le preferite dai pittori fiamminghi per i loro dipinti.
Il Roseto si trova in Via di Valle Murcia 6 (Aventino). E' aperto nei mesi di maggio e giugno (con date stabilite di anno in anno).

Testo e foto di Passeggiate per Roma