giovedì 18 aprile 2013

Il Congresso degli Arguti: le statue parlanti di Roma

Il Congresso degli Arguti era formato da sei Statue parlanti che si trovavano in punti diversi di Roma. Per alcune la loro posizione oggi è diversa rispetto al passato, altre sono rimaste nello stesso luogo.
Le Statue parlanti accoglievano sul loro piedistallo i fogli su cui veniva dato sfogo al malcontento popolare. Lo scrittore delle critiche perciò era diverso e sempre anonimo, ma sempre pungente.
Pasquino
Pasquino tra le statue parlanti é la più nota e l’unica ancora in attività. Da
Pasquino
sempre è la più amata dal popolo di Roma, e la più temuta dal potere.
Il suo busto è ciò che resta di una statua del III sec. a.C. che rappresenta Menelao che sostiene il corpo senza vita di Patroclo.
I suo nome è fatto risalire a leggende differenti, forse Pasquino era un sarto, ma qualcuno afferma che potrebbe essere stato un maestro di scuola, un oste o un barbiere. Pasquino si è sempre trovato, fin dal Cinquecento, nella Piazzetta omonima dietro Piazza Navona. Questo era un luogo che si confaceva ottimamente al compito della statua, infatti questo rione era il più popolato di Roma e, cosa più importante, era il punto di passaggio obbligato per i cortei papali, le processioni e tutti i movimenti dei prelati che si recavano in Vaticano. Inoltre si trovava vicinissimo a Piazza Navona, dove si svolgevano al tempo molte feste popolari.
Quindi un luogo molto frequentato, per cui in tanti potevano leggere le satire
Marforio
affisse sulla statua di Pasquino. Queste, messe in genere nel cuore della notte, divennero note come Pasquinate, lapidarie critiche alla corruzione, alla disonestà e alle ingiustizie del potere a Roma.
Dove si trova: Pasquino si trova in Piazza di Pasquino, vicino a Piazza Navona.
Marforio
Presto Pasquino si rese conto che doveva avere una "spalla", qualcuno che lo
aiutasse nelle sue invettive, con cui "conversare" in modo da far nascere nuove sagaci battute. L’interlocutore, dal 1511, fu Marforio, a cui venivano consegnate le risposte agli scritti di Pasquino.

Questa possente statua del I sec. a.C. rappresenta probabilmente il Tevere.
Il suo nome è fatto risalire alla famiglia Marfoli che abitava vicino al Carcere Mamertino, prima collocazione di Marforio. Sembra che da qui la statua dovesse essere spostata in Piazza Navona, ma mentre la trasportavano là, ci fu un ripensamento e così fu messa in Campidoglio, dove si trova tuttora.
Dove si trova: Marforio è nella Piazza del Campidoglio.
Madama Lucrezia
Unica rappresentante femminile tra le statue parlanti di Roma, si trova in Piazza
Madama Lucrezia
di San Marco dove è sempre stata.
Il colossale busto rappresenta una sacerdotessa di Iside.
Il suo nome deriva dalla bellissima Lucrezia d'Alagno, favorita del re Alfonso il Magnanimo. Questa affascinante fanciulla viveva vicino a Palazzo Venezia.
I suoi interventi come statua parlante furono davvero pochi, ma uno è piuttosto particolare: durante un tumulto popolare fu fatta cadere a faccia in giù e le fu scritto sulla schiena "non ne posso vedere di più!"
Dove si trova: Madama Lucrezia è in Piazza di San
Abate Luigi
Marco, contigua a Piazza Venezia.
Abate Luigi
Il più sfortunato degli Arguti è senz’altro lui.
La statua rappresenta un console o un magistrato dell’antica Roma, togato e con atteggiamento solenne e austero.
Il nome della statua è dovuto alla somiglianza con un sacrestano di Roma, uomo deforme, ma di lingua sciolta.
La sua collocazione subì molti ripensamenti, ma non fu mai trovata una posizione molto felice per lui, che fu spesso bersaglio della sassaiola dei monelli di strada. La statua fu più volte decapitata e tutte le volte la testa veniva rimpiazzata con una delle testa di statue nei magazzini di antichità. Dopo tante vicissitudini, trova oggi collocazione in Piazza Vidoni, a ridosso della Chiesa di Sant’Andrea della Valle in un angolino tutto suo. Il corpo, sormontato da una testa completamente estranea, sta in piedi su un piedistallo che riporta la sua storia: Fui dell’antica Roma un cittadino. Ora Abate Luigi ognun mi chiama. Conquistai con Marforio e con Pasquino nelle satire urbane eterna fama. Ebbi offese, disgrazie e sepoltura, ma qui vita novella e alfin sicura.
Dove si trova: l’abate Luigi è in Piazza Vidoni, vicino al muro della Basilica di Sant'Andrea della Valle.
Il Facchino
Anticamente collocato in Via del Corso, oggi nella più piccola Via Lata, si trova la

statua del Facchino.
Anche se la fantasia popolare ha voluto vedere nelle fattezze deturpate di questa statua addirittura Martin Lutero, il Facchino rappresenta un acquarolo(*) di Roma, tale Abbondio Rizio, noto per le sue bevute di vino. Tanto che la statua disse di sé "Questo traffico m’insegnò Pasquino, di vender l’acqua per comprare
Il facchino
vino".
Il lavoro di acquarolo è indicato dalla botte che la statua porta tra le mani e che getta continuamente acqua a disposizione degli assetati passanti.
Il nome di "facchino" gli è stato attribuito per la foggia del berretto e per la camicia che porta, tipiche della corporazione dei facchini.
Dove si trova: il Facchino è in Via Lata, una traversa di Via del Corso.
(*)Gli acquaroli vendevano l’acqua presa dai pozzi, dal Tevere, o dall’Acquedotto Vergine a Fontana di Trevi, nei periodi in cui gli acquedotti non fornivano sufficiente acqua.
Il Babbuino
Ultimo, ma sicuramente non ultimo per stranezza, è il Babbuino.
Questa statua rappresenta un sileno e fu collocata nel 1576 all’inizio della strada
Il Babbuino
che poi ne prese il nome.
Il suo nome deriva dall’aspetto che, tra un’ingiuria e l’altra, complice il maltrattamento del tempo, lo ha fatto somigliare sempre di più a una scimmia.
Anche il Babbuino ha vagato un po’ per Roma fino a ritornare nella strada da cui era partito, nella posizione attuale.
Buffo aneddoto è quello che racconta di un Cardinale che abitava nei pressi della statua e che tutte le volte che gli passava davanti aveva un gesto di devozione nei confronti dell’immagine. Infatti il Cardinale, miope com’era, era convinto che la statua dalla folta barba rappresentasse… San Girolamo!

Dove si trova: il Babbuino è in Via del Babuino.

Testo e foto di Passeggiate per Roma