Nel 1902 venne sistemato un ascensore che collegava Piazza di Spagna con Trinità dei Monti e risparmiava, in cambio del prezzo del biglietto, la fatica di affrontare la scalinata.
Matizia Maroni Lumbroso descrive l'avventura di averlo usato da piccola con la nonna. "Seguivo mia nonna, che portava con eleganza un cappellino a cuffia ornato di violette, a piccoli passi quieti, dopo una sosta da Babington a Piazza di Spagna, nel vicoletto senza luce, in fondo al quale era la sala d'aspetto. Sedevamo su una panca lungo la parete, veniva un omino cordiale a staccarci i biglietti. C'erano bimbi come me, signore anziane come la nonna, per lo più straniere; un sorriso a destra, uno a sinistra, da vecchi conoscenti, in attesa che il dolce mostro scendesse a prenderci. Mi sembra che all'inizio fosse ad acqua; così lo ricordano anche i vecchi di Piazza di Spagna... E con una, per quei tempi, incredibile rapidità, dal buio del Bottino si raggiungeva la luce di Trinità dei Monti".
Trinità dei Monti con l'ascensore in primo piano |
Bella Roma d'altri tempi!
Matizia chiese anche che l'ascensore fosse ripristinato "Ma per carità, che non sia troppo rapido, e con un divanetto che permetta alle persone stanche di stare sedute, per avere il tempo di sorridersi in inglese, francese, tedesco, italiano e di dire, appena si apre il cancello sulla piazza << che limpida giornata, vero? >>"
Testo di Passeggiate per Roma