martedì 24 settembre 2013

Uno stemma che è tutta una storia

E’ lo stemma  che si trova a Vicolo del Gallo e appartiene a Vannozza
Lo stemma di Vannozza
Cattanei.

Vannozza nacque nel 1442 a Mantova e intorno ai 25 anni divenne l’amante del cardinale Rodrigo Borgia, futuro papa Alessandro VI.
Il cardinale ne fece la sua amante prediletta, ma non le permise di vivere insieme a lui. Le apparenze andavano salvate e Vannozza andò ad abitare in un palazzo di Via del Pellegrino che Rodrigo le aveva comprato.
Quando l'amante rimase incinta del primo figlio, il cardinale le fece sposare Domenico di Arignano, il primo dei tre mariti compiacenti che si susseguirono per fare di Vannozza una apparente donna onorata. Quando Domenico morì  Vannozza sposò Giorgio della Croce e, alla morte di questo, Carlo Canale.
Intanto i figli avuti da Rodrigo erano diventati quattro, tra cui la bellissima Lucrezia.
Nel 1514 Vannozza acquistò un palazzetto a Campo de’ Fiori e vi installò una locanda che venne ribattezzata dal popolo della vacca. Sul portoncino di entrata della locanda Vannozza collocò il suo stemma che ancora oggi si può vedere perfettamente conservato.
La lapide di Vannozza
Il fatto che sia sopravvissuto in così buono stato è cosa molto rara. Anticamente era uso collocare i propri stemmi sulle porte per indicare la proprietà dei palazzi, ma molti col tempo sono andati perduti. Lo stemma riepiloga la movimentata vita di questa cortigiana. E’ diviso in quattro parti: un toro e sei fasce chiare e scure (le arme del Borgia), un leone rampante (l’arme inventata dei Cattanei), un leone uscente (l’arme di Carlo Canale) e un compasso (questo ultimo simbolo non si sa a che cosa si riferisca).
Vannozza morì nel 1518 e fu sepolta a Santa Maria del Popolo, la sua tomba andò però perduta: spostata quando i Chigi ristrutturarono la cappella, sparì durante il sacco di Roma. Oggi ci rimane solo la lapide, in pessimo stato, murata sotto il portico della chiesa di San Marco in Piazza Venezia.

Testo e foto di Passeggiate per Roma