domenica 8 settembre 2013

Perché tace la Bocca della Verità?

Sotto il portico della Basilica di Santa Maria in Cosmedin, davanti a una lunga fila ordinata di turisti si trova la bocca più famosa di Roma: la Bocca della Verità.
E' una grande testa di divinità con la bocca spalancata che in antico era uno dei chiusini della rete fognaria.
Nel Medioevo questa testa fu utilizzata come macchina della verità, per provare l'innocenza o meno di un accusato. Chi doveva essere messo alla prova infilava la mano nella bocca terrificante del dio di pietra ripetendo le affermazioni che venivano messe in discussione. Se diceva il falso la mano veniva tagliata dalla giustizia divina, se diceva la verità la mano usciva illesa dalla grande Bocca. Sembra però che, in caso di accertata falsità venisse posto dai giudici, dietro alla bocca, un incaricato munito di spada affilata!
Una giovane e furba romana riuscì ad ingannare tutti, Bocca della Verità compresa.
Si racconta che la moglie di un dignitario romano, accusata di adulterio, fu messa a confronto con la terribile Bocca della Verità.
Mentre si avvicinava al momento della prova, un giovane le corse incontro, facendosi largo tra la gente che assisteva alla scena, la prese tra le braccia e la baciò. Alle grida di disapprovazione di tutti, il ragazzo si giustificò dicendo che aveva provato pietà per quella giovane così bella e sfortunata.
La ragazza si fece coraggio e, infilando la mano nella terribile Bocca affermò che nessuno, all'infuori di suo marito e di questo giovane (che si guardò bene dal dire essere in realtà il suo amante!) l'aveva mai toccata. 
La bella mano uscì illesa.
I due giovani amanti avevano imbrogliato la Bocca della Verità.
La donna fu salva, ma la Bocca della Verità da quel momento, offesa di essere stata così ingannata, non si prestò più a essere mezzo di giustizia.

Testo di Passeggiate per Roma