Il primo nucleo della chiesa risale al IV secolo. Fu costruita sulla casa del padre di Santa Susanna e vicina a quella dello zio della santa, perciò in passato la chiesa era indicata con il termine "ad duas domos" (vicino alle due case).
La chiesa fu riedificata da Sisto IV e affidata per volere del papa alle monache cistercensi nel 1587.
Nella sacrestia, attraverso il pavimento sostituito da lastre di vetro, si possono vedere i resti della chiesa paleocristiana e della casa di Santa Susanna.
La facciata, interamente in travertino, è opera di Carlo Maderno, del 1603.
Il presbiterio riporta scene della vita di Santa Susanna e di santi a lei legati.
Susanna, di origine dalmata, si convertì al Cristianesimo e fece voto di castità. Diocleziano ordinò che sposasse suo figlio e, al rifiuto della ragazza, essendo venuto a sapere della conversione, la costrinse ad adorare gli dei pagani. Susanna si rifiutò e fu uccisa nella sua stessa casa.
Le storie che raffigurano la vita della santa furono affidate ad una equipe di artisti scelti tra i migliori dell’epoca, tra loro Baldassarre Croce e Cesare Nebbia.
Nella pala d’altare è il Martirio di Santa Susanna di Tommaso Laureti.
Nel presbiterio si trovano anche il Martirio di San Gabinio, che era il padre di Susanna e il Martirio di Santa Felicita. Il legame di questa santa con Susanna è dato dal fatto che in un primo momento furono sepolte nello stesso luogo, sulla Via Salaria.
Una grata dietro il presbiterio immette alla zona di clausura. Nella sala aldilà dell'inferriata (non visitabile perché luogo di clausura) si trova il coro monastico, citato spesso dalle guide antiche come uno dei più bei cori romani.
Le monache cistercensi vivono ancora qui, ma non in tutto il monastero come facevano un tempo. Una parte di questo, dalla metà del ‘800 è stata infatti separata e destinata agli alloggi dei corazzieri.
Nella Navata si trovano sei scene della vita della Susanna biblica, secondo il racconto di Daniele.
La bella Susanna, babilonese, è la sposa del ricco Joachim. Viene importunata da due anziani giudici (i vecchioni) mentre si rinfresca a una fontana del suo giardino. I vecchioni non riescono nel loro intento e per vendetta la accusano di averla sorpresa con un giovane. Susanna è condannata a morte. E’ salvata da Daniele che, inviato dal Signore a seguito delle preghiere della giovane, riesce a smascherare i vecchioni e a salvarla.
L’opera è di Baldassarre Croce. I sei episodi della storia sono racchiusi in finti arazzi intervallati dalle colonne.
Le scene seguono un ordine cronologico partendo dalla parete destra vicino al presbiterio.
"Susanna mentre si bagna nel suo giardino è insediata dai due vecchioni". La figura di Susanna ora è allo stato originale ma in passato fu totalmente ridipinta e coperta di veli.
"Susanna è accusata ingiustamente dai due vecchioni". Davanti alla sua famiglia, ai figlioletti e al popolo Susanna è accusata ingiustamente. La Santa prega il Signore affinché la salvi.
"Daniele inviato da Dio difende Susanna che sta per essere uccisa" e "Daniele interroga uno dei due vecchioni" sono i dipinti nella controfacciata. Ora qui si trova l’organo e i dipinti sono poco visibili.
"La lapidazione dei vecchioni" e il "Ringraziamento di Susanna a Dio" concludono la storia.
Bellissimo il soffitto a lacunari in legno intagliato e dipinto, con al centro raffigurata Santa Susanna.
Santa Susanna è la chiesa nazionale degli U.S.A.
Foto della chiesa
Testo e foto di Passeggiate per Roma
Foto della chiesa
Testo e foto di Passeggiate per Roma